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sabato 8 marzo 2008

Lettera (d'amore) aperta a Barbara Serra

Cara Barbara Serra,
tempo fa ti ho conosciuto come ospite in questa bellissima trasmissione, poi, vuoi per il tuo accento inglese, vuoi per il tuo straordinario fascino, beh, ho perso la testa per te! Questo sarebbe rimasto un mio intimo pensiero se stamattina, festa della donna e proprio perché festa della donna, non avessi conosciuto anche la tua straordinaria biografia e carriera. Mi ha commosso il fatto che venisse preso il tuo esempio e la tua vita per celebrare questa strana "festa".
Ma la domanda è: sei una donna che la pensa diversamente perché sei cresciuta all'estero o sei all'estero perché la pensi diversamente?
Fai bene a dire che in Italia le donne non hanno le stesse opportunità che in altri paesi, come la Danimarca, fai bene a dire alle televisioni italiane che "la tua casa è Londra, non l'Italia". Le donne come te mi piacciono, di quelle che le cose se le conquistano, di quelle che le cose se le prendono per le capacità che hanno, e non grazie al battito delle ciglia. Fai bene a collegartici soltanto con l'Italia o, al limite, a farci le vacanze.
Che donna, ragazzi, che donna!

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