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giovedì 27 marzo 2008

Pier D... .. .. .

Era lì, sulla sala principale dell'abbazia nel buio della sera. Di fronte a lui gli ultimi tepori del grande camino che riscaldava ancora tutta la stanza. Gambe distese e braccia incrociate. Solo con i suoi pensieri. No, non solo i suoi. Anche con quelli di Desiderio.

"Se veramente Dio, Potenza e Perfezione assoluta, non potesse ridare la verginità alle donne che l’avessero perduta, come Egli fece per la Madonna, e non potesse cambiare quindi anche il passato, che Dio sarebbe? Un Dio carente. Ma questo è contraddittorio.
Dio, infinita forza e potenza, deve poter modificare la storia stessa. Cambiare non solo ciò che è o ciò che sarà, ma anche tutto ciò che è stato. E questo senza necessità, perché altrimenti sarebbe vincolato e Dio non può essere vincolato. Inoltre se tutto ciò che è stato fosse stato necessario, lo sarebbe di conseguenza pure il presente, perché successione del passato, e così il futuro, successione del presente. Necessariamente. Non esisterebbe più il libero arbitrio, non effettueremmo veramente noi le scelte e quindi in definitiva, non esisterebbe il peccato, proprio perché tutto deve essere. Ha sussistenza il peccato se non possiamo scegliere di farlo?
Ma questi sono solo discorsi umani: la dialettica non è nulla di fronte alla divina virtù di distruggere i sillogismi e tutte le loro sottigliezze."

Proprio mentre faceva quest'ultimo pensiero vedeva le sue mani scomparire, poi le gambe e velocemente anche le altre parti del suo corpo... Non riusciva a respirare, come se stesse affogando in un mare che però non riusciva a vedere. Paura, angoscia, il nulla. In pochi attimi la stanza era vuota. Ma la cosa più terribile è che nessuno ricordava più niente di lui, come se non fosse mai esistito. Come se qualcuno avesse modificato il passato.

MaxBlack, Finzioni

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