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mercoledì 20 febbraio 2008

La sottile Linea Verde

Odio Linea Verde. Anche se quest'anno mi piacciono molto i presentatori, purtroppo non riesco ad apprezzare questo programma.
Intendiamoci è confezionato molto bene, uso di elicotteri, ottime riprese, stupendi scenari etc... Tutto molto bello, sul serio. Ma non è questo. E' la filosofia di fondo che per me è priva di senso o, se vogliamo, contraddittoria. Posso capire il concetto della dissoluzione del "moderno" a difesa degli "antichi valori di una volta". Non lo condivido, ma lo capisco (vi risparmio la frase di Voltaire anche perché io non così disposto a morire per né Vissani o né il gastrosofo Grasso).
Io personalmente sugli antichi valori di una volta ci scatarro su, tanto per parafrasare quella canzone degli Afterhours. Ma questa è una mia opinione.
Eppoi tornateci voi indietro, se vi piace così tanto, a fare il formaggio a mano, a filare la lana, a tessere coperte e indumenti col telaio. Tornateci voi. Ah, ci tornereste!?!?? Si ma tutti i giorni però! Tutti i santi giorni a ballare coi vestiti caratteristici del vostro paese, tutti i santi giorni a mangiare quella specie di salame (o formaggio) che solo voi producete nella frazione della frazione del vostro piccolo Comune. Ovviamente salame (o formaggio) rigorosamente DOP (un giorno tornerò con un post sul DOC e sul DOP).
Ma non è tanto questo di cui si discute. Se il passato ha più fascino e più valore del moderno, allora, mi chiedo, perché non dovrebbe averne di più la preistoria visto che è ancora più antica.
Se Linea Verde fosse coerente non dovrebbe limitarsi a soli cento/duecento miseri anni fa. Dovrebbe andare ancora più indietro, quando, e qui veramente, c'erano i veri valori di una volta. Ma vi rendete conto che splendore vivere nelle caverne, la ruota che ancora non è stata inventata, l'esistenza di professioni come i raccoglitori di bacche, oggi purtroppo quasi scomparse, la rotazione agricola un sogno di qualche oscuro modernizzatore... Quella si che era vera vita! Oggi, pensate, basta accendere una candela e abbiamo la luce nella nostra abitazione quando e come vogliamo, infischiandocene delle stagioni e del sole. Che dissoluzione questi tempi moderni? Chissà tutto questo dove ci porterà. Occorre un progetto per la salvaguardia di tutte le professioni e i prodotti della preistoria. Io chiederei un finanziamento alla Comunità Europea.

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