This is my new photoblog. It's free and you can add comments too...

mercoledì 18 giugno 2008

Imparare del vento

Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere
Dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare
E avere la pazienza delle onde di andare e venire
Ricominciare a fluire

Un aereo passa veloce e io mi fermo a pensare
A tutti quelli che partono, scappano o sono sospesi
Per giorni, mesi, anni
In cui ti senti come uno che si è perso
Tra obiettivi ogni volta più grandi

Succede perchè in un istante tutto il resto diventa invisibile
Privo di senso ed irraggiungibile per me
Succede perchè fingo che va sempre tutto bene
Ma non lo penso in fondo

Torneremo ad avere più tempo e a camminare
Per le strade che abbiamo scelto che a volte fanno male
Per avere la pazienza delle onde di andare e venire
E non riesci a capire...

Succede perchè in un istante tutto il resto diventa invisibile
Privo di senso ed irraggiungibile per me
Succede anche se il vento porta tutto via con sè
Vivendo
Ricominciare a fluire

Testo: Federico Zampaglione – Camilla Triolo
Musica: Federico Zampaglione - Andrea Pesce
Video: youtube

Etichette: , ,

giovedì 12 giugno 2008

You are a stupid fucking tory



ore 15.00 - Howth. Ale: "Dai, proviamo! Vediamo se riusciamo a trovare i biglietti!"

ore 16.00 - Malahide, cancelli esterni.
"Noi vorremmo comprare dei biglietti!"
La Garda: "Là ci sono due ragazzi che devono vendere dei biglietti".

ore 16.05 - Malahide, cancelli interni.
I ragazzi: "Entriamo insieme a voi, non sono dei falsi".
"Ok aggiudicato".

ore 16.10 - Malahide, cammino tra gli alberi, luci natalizie appese ma spente.
I ragazzi: "What'are your names? Le nostre mogli ci stanno aspettando."

ore 16.30 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
Caldo. "Donne! Andate a prendere da bere... Max, do you want a beer?" Birra n°1.

ore 16.30 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
I ragazzi: "Chetipodimusicavipiace chelavorofate vipiacedublino tudaquantoseiqui i'monholiday sigurrosdocumentariofantastico kidamnesiac."

ore 17.10 - Malahide, prato di fronte ai cancelli
"Io sono Stephan l'archeologo, lui fa il tassista e loro, le nostre compagne, sono due insegnanti."

ore 17.13 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
"Noi insegniamo il gaelico ai nostri figli."

ore 17.20 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
"Max, vuoi provare il brandy? E' ottimo, prova dai."
"Ok."

ore 17.25 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
"Un giorno ci potranno sostituire i pezzi come dei Frankenstein..."

ore 17.55 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
La garda: "Vi invitiamo a fare la fila per l'ingresso al concerto."

ore 17.57 - Malahide, bagni pubblici.
Stephan: "La fila non la voglio fare, io vi aspetto qui."

ore 18.00 - Malahide, gates di ingresso.
Ai controlli: "Non sono permesse foto all'interno, vi ritiriamo le batterie".
Ale: "Tanto sono batterie cinesi, ne ho altre tre nascoste ma voi non le avrete mai bastardi!"

ore 18.01 - Malhide, dopo i gates.
Lei dice: "Do you want brandy Max?" mentre mi mostra, fiera di aver passato i controlli, la bottiglia metallica di brandy tra la maglia e i pantaloni, appena sopra l'ombelico.

ore 18.06 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Nell'Irlanda del Nord ci sono due religioni e l'Ira. Parliamo piano: questa non si può pronunciare".

ore 18.06 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Max, do you want a beer?"
"No, thanks"
"Why nooooot?"
"Why not?!" penso fra me e me. Birra n°2.

ore 18.16 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Come fate ad essere italiani e non avere una vespa?"

ore 18.30 - 19.30 - Malahide, prato antistante il concerto.
"... You are a fucking stupid tory..."

ore 19.06 - Malahide, prato antistante il concerto.
Birra n°3, but shared.

ore 19.15 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Sembra Bjork, ma non può essere. Allora è Feist sicuro." Erano invece i Bat For Lashes.

ore 19.40 - Malahide, prato antistante il concerto, testa sullo zaino, lungo sul prato, sole sul viso. "Nononpossocommuovermisoloperquesto".

ore 20.30 - Malahide, prato concerto, ora tutti in piedi. It starts: "IeriallaGuinnesstorehousedovevoarrivareinirlandaperbereunabirradasolo,forse
lavitapercomoditàumanadeveesserepiattaeunpòmonotonamaquandosenti
veramentequalcosaallorasichesidiffernziadalquelvuotoquotidianoperchèpiango?,
forseperchiècosìasetticoalleemozionicomemequandoincontraunacosacosìunacosa
chesuperaognilimitealloratuttiifreniinibitorisenevannodefinitivamenteenonresta
chelelacrimedipurasensazioneosonolacrimediliberazione?liberazionedache?questa
èlaveraveraoèuninganno?perchèpiango?,laragazzadalkung-fufacilestesasulpratoin
vitaaleadunalottaelospingoapartecipareperchépiango?,ricorderòpersemprequel
giovanevisoilluminatodallalucedeltramontoungiovanecoiricciavràsediciannineanche
haunavitadavantiilcieloèrossoèiltramontoeluisembrafeliceconisuoiamicicheballanolì
inmezzoalcampoperchèpiango?,sonoinquestostatusdiestasisoloquandovadoavedere
unbelifilmalcinemaunfilmchetiemozionatantoperòoraquileemoziozioninondurano
minutimadueoredicontinuoriusciròareggereacosìtantaemozioneperchèpiango?"

ore 22.30 - Malahide, camminiamo veloci tra gli alberi, luci natalizie appese, ora accese: ecco a cosa servivano. "Bus at your left, Dart on your right".

ore 24.00 - Northumberland Road.
A letto in un non letto. Esiste ancora una vita quindi. Ma non so più su quale terra.

Etichette: , ,

mercoledì 7 maggio 2008

Nelle terre estreme (Into the wild)

All'inizio d'aprile, alla sua casella postale, giunse una lettera dal Sud Dakota. «Ciao, Ron» diceva:
«E' Alex che ti scrive. [cut...] Ron, apprezzo sinceramente l'aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Spero che la nostra separazione non ti abbia depresso troppo. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso che io superi l'affare dell'Alaska tutto d'un pezzo, riceverai di sicuro mie notizie. Vorrei ripeterti di nuovo il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Se vuoi avere di più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e adottare uno stile più movimentato che al principio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato, ne assaporerai il pieno significato e l'incredibile bellezza. Per cui Ron, in poche parole, vattene da Salton City e mettiti sulla strada. Ti garantisco che ne sarai felice di averlo fatto. Temo però che il mio consiglio non verrà ascoltato. [cut...]
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l'ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale.
La mia opinione è che non hai bisogno né di me né di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. E' semplicemente lì che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla. L'unica persona con qui combatti è te stesso e la tua testardaggine a non lanciarti in nuove esperienze. [cut...]»
Inaspettatamente, l'ottuagenario prese a cuore l'audace consiglio del giovane vagabondo. Piazzò mobili e proprietà varie in un deposito, comprò un Caravan, gli sistemò dentro un letto e dell'attrezzatura da campeggio, lasciò l'appartamento in cui abitava e si accampò nella bajada.

Jon Krakauer, Nelle terre estreme (titolo originale Into the Wild), Milano, Corbaccio, 2008

Etichette: ,

giovedì 17 gennaio 2008

Ninfea per un giorno

Fabriano, mezzogiorno circa. Strade occupate da un blocco dei meccanici-metal. Arrivo in ritardo. Come sempre. Avevo un buono omaggio, grazie a lei. Stressarsi e correre per rilassarsi, che paradosso!
Un'ora al centro benessere Le Ninfee (sauna, bagno turco, doccia rilassante, jakuzzi, anche tisana finale!) per me è stato un pò come fare un piccolo viaggio indietro nel tempo. Certo quella stanza uno-e-mezzo per due-e-mezzo non ha niente a che vedere con quell'oscuro e ameno bagno turco di konya. Quei due energumeni mi riempirono con della schiuma di un sapone ormai introvabile in occidente. Non mi ricordo, sempre di quell'episodio, quale fu l'osso che non mi fecero scrocchiare. Poi la sera a cena ci fermammo in quel ristorante con la moscea di fronte. Konya un posto così "devoto" che anche una birra è peccato.
In sauna come non potevo ripensare ad ettore, alla meravigiosa esperienza della sauna-piscina gelata, vestiti di nudo, e al campionato italiano di giro con l'asciugamano in aria.
Delle stelle. Oggi in quel bagno turco, le luci sul soffitto sembravano delle stelle. Stelle rosse, blu e verdi. Cromoterapia la chiamano. Io, ora, ricordoterapia.

Etichette: ,